POPOLAZIONI EVOLUTIVE: MISCUGLIO DI ALEPPO

Per la salvaguardia della biodiversità e l'adattamento ai cambiamenti climatici

MISCUGLIO DI ALEPPO

La storia
Quando si parla di Miscuglio di Aleppo bisogna ricordare che in realtà ci sono tre Miscugli di Aleppo, uno di orzo, uno di frumento duro e uno di frumento tenero.
Debbono il loro nome al fatto di essere stati costituiti nel 2008 e nel 2009 quando Salvatore Ceccarelli Stefania Grando lavoravano come miglioratori genetici dell’orzo presso l’ICARDA (acronimo per International Center for Agricultural Research in the Dry Areas) con sede ad Aleppo in Siria.
Una piccola quantità di seme delle tre popolazioni arrivò in Italia nel 2010 grazie all’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB), e nelle mani dei contadini di El Tamiso nel 2021.
Nel caso del seme delle popolazioni di grano duro e di grano tenero, il nome è stato cambiato in Furat, che è il nome arabo del fiume Eufrate.

Leggi tutto

MISCUGLIO DI ALEPPO

La storia
Quando si parla di Miscuglio di Aleppo bisogna ricordare che in realtà ci sono tre Miscugli di Aleppo, uno di orzo, uno di frumento duro e uno di frumento tenero.
Debbono il loro nome al fatto di essere stati costituiti nel 2008 e nel 2009 quando Salvatore Ceccarelli Stefania Grando lavoravano come miglioratori genetici dell’orzo presso l’ICARDA (acronimo per International Center for Agricultural Research in the Dry Areas) con sede ad Aleppo in Siria.
Una piccola quantità di seme delle tre popolazioni arrivò in Italia nel 2010 grazie all’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB), e nelle mani dei contadini di El Tamiso nel 2021.
Nel caso del seme delle popolazioni di grano duro e di grano tenero, il nome è stato cambiato in Furat, che è il nome arabo del fiume Eufrate.

Leggi tutto

PERCHè COLTIVARLO?

I vantaggi per l'agricoltore

Essendo costituite da tante piante diverse, queste popolazioni evolvono (di qui il loro nome), cioè, cambiano da una stagione all’altra perché ogni anno la selezione naturale favorisce le piante più adatte a quel terreno, a quel clima, a quel tipo di agricoltura biologica e dopo qualche anno saranno perfettamente adattate al luogo dove sono coltivate.
Questo implica che l’agricoltore biologico sia nelle condizioni di produrre ogni anno il proprio seme.
Quando si spostano in una nuova località cambiano adattandosi a quelle nuove condizioni.
Inoltre la straordinaria diversità che contengono le protegge da malattie, insetti e, nel caso dei cereali, dalle infestanti – questo lo ha dimostrato la ricerca scientifica – eliminando l’uso della chimica (anche quella consentita in agricoltura biologica), rendendo quindi più facile il compito dell’agricoltore e riducendo le spese.

Leggi tutto

PERCHè COLTIVARLO?

I vantaggi per l'agricoltore

Essendo costituite da tante piante diverse, queste popolazioni evolvono (di qui il loro nome), cioè, cambiano da una stagione all’altra perché ogni anno la selezione naturale favorisce le piante più adatte a quel terreno, a quel clima, a quel tipo di agricoltura biologica e dopo qualche anno saranno perfettamente adattate al luogo dove sono coltivate.
Questo implica che l’agricoltore biologico sia nelle condizioni di produrre ogni anno il proprio seme.
Quando si spostano in una nuova località cambiano adattandosi a quelle nuove condizioni.
Inoltre la straordinaria diversità che contengono le protegge da malattie, insetti e, nel caso dei cereali, dalle infestanti – questo lo ha dimostrato la ricerca scientifica – eliminando l’uso della chimica (anche quella consentita in agricoltura biologica), rendendo quindi più facile il compito dell’agricoltore e riducendo le spese.

Leggi tutto

salvaguardia della biodiversità

I vantaggi per l'ambiente
C’è un vasto consenso sugli effetti negativi dell’agricoltura industriale sull’ambiente, aumentati da quando gli agricoltori sono diventati dipendenti da pesticidi e fertilizzanti chimici:
la perdita di biodiversità, la diminuzione della fertilità del suolo a causa dell'erosione, della salinizzazione ed acidificazione, l’inquinamento delle acque, le emissioni di gas serra, nonché l'abbandono dei territori rurali, l'ingiustizia sociale e la scarsa qualità del cibo.
La perdita di biodiversità è probabilmente tra gli effetti negativi più importanti anche perché la Rivoluzione Verde è il contrario di quello che ci dice l’ecologia e cioè che:
maggiore diversità = maggiore produttività = maggiore resilienza
Applicare questa semplice relazione all’agricoltura significherebbe sfamare il mondo (maggiore produttività) e assorbire con minori danni gli effetti del cambiamento climatico.


Leggi tutto

salvaguardia della biodiversità

I vantaggi per l'ambiente
C’è un vasto consenso sugli effetti negativi dell’agricoltura industriale sull’ambiente, aumentati da quando gli agricoltori sono diventati dipendenti da pesticidi e fertilizzanti chimici:
la perdita di biodiversità, la diminuzione della fertilità del suolo a causa dell'erosione, della salinizzazione ed acidificazione, l’inquinamento delle acque, le emissioni di gas serra, nonché l'abbandono dei territori rurali, l'ingiustizia sociale e la scarsa qualità del cibo.
La perdita di biodiversità è probabilmente tra gli effetti negativi più importanti anche perché la Rivoluzione Verde è il contrario di quello che ci dice l’ecologia e cioè che:
maggiore diversità = maggiore produttività = maggiore resilienza
Applicare questa semplice relazione all’agricoltura significherebbe sfamare il mondo (maggiore produttività) e assorbire con minori danni gli effetti del cambiamento climatico.


Leggi tutto

perchè mangiarlo?

I vantaggi per la salute
La raccomandazione generale degli studi sull'effetto di varie diete sulla composizione e benessere della flora intestinale è che per avere un microbiota sano bisogna seguire una dieta il più diversificata e varia possibile.  Tuttavia, seguire questa raccomandazione è un problema visto che dietro il nostro cibo c’è un’agricoltura basata sull’uniformità: tre colture, frumento, granturco e riso, ci forniscono il 50% dell’energia, e 12 specie vegetali insieme a cinque animali rappresentano il 75% del nostro cibo.
Il pane, i biscotti, e i crackers prodotti con farina di Miscuglio di Aleppo di frumento tenero, e la pasta prodotta con semola di Miscuglio di Aleppo di frumento duro, entrambi coltivati in biologico offrono una soluzione al problema perché in quel pane, in quei biscotti, e in quei crackers ci sono circa 2000 tipi diversi di frumento tenero, e in quel piatto di pasta circa 700 tipi diversi di frumento duro.


Leggi tutto

perchè mangiarlo?

I vantaggi per la salute
La raccomandazione generale degli studi sull'effetto di varie diete sulla composizione e benessere della flora intestinale è che per avere un microbiota sano bisogna seguire una dieta il più diversificata e varia possibile.  Tuttavia, seguire questa raccomandazione è un problema visto che dietro il nostro cibo c’è un’agricoltura basata sull’uniformità: tre colture, frumento, granturco e riso, ci forniscono il 50% dell’energia, e 12 specie vegetali insieme a cinque animali rappresentano il 75% del nostro cibo.
Il pane, i biscotti, e i crackers prodotti con farina di Miscuglio di Aleppo di frumento tenero, e la pasta prodotta con semola di Miscuglio di Aleppo di frumento duro, entrambi coltivati in biologico offrono una soluzione al problema perché in quel pane, in quei biscotti, e in quei crackers ci sono circa 2000 tipi diversi di frumento tenero, e in quel piatto di pasta circa 700 tipi diversi di frumento duro.


Leggi tutto

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua esperienza di navigazione. Con il tuo consenso vorremmo attivare cookie con finalità di analisi e di marketing, allo scopo di migliorare la tua esperienza di navigazione e di mostrarti prodotti e servizi di tuo interesse. Puoi modificare le tue impostazioni in qualsiasi momento nella pagina delle condizioni sui cookie. Nella stessa pagina troverai informazioni sul responsabile della gestione dei tuoi dati, il trattamento dei dati personali e le finalità di tale trattamento.
Seleziona le tue preferenze sui cookie.
Cookie tecnici
Cookie statistiche + marketing
Approva tutti