L’Helianthus tuberosus L., meglio conosciuto come topinambur, è una pianta della famiglia delle Asteracee originaria del Nord America. Strettamente imparentata con il girasole, è stata introdotta in Europa durante il XVII secolo. Attualmente si trova spontanea nei paesi a clima temperato, dove predilige luoghi umidi e freschi.
Durante la fioritura del topinambur, da fine estate a inizio autunno, è normale veder spuntare qua e là lungo i fossi, i canali e gli argini macchie di fiori gialli che ricordano piccoli girasoli, che ne segnalano come fiamme dorate la presenza nel paesaggio.
La parte commestibile della pianta è il tubero, organo perenne in cui la pianta immagazzina le riserve nutritive utili per la ripresa vegetativa primaverile. Per le sue caratteristiche è indicato nella dieta dei diabetici, per ridurre il colesterolo e stabilizzare la concentrazione dello zucchero nel sangue.
Le particolari caratteristiche organolettiche del topinambur ne fanno un ottimo alimento, da utilizzare sia crudo che cotto. Tagliato finemente da crudo può essere utilizzato in insalata. Sbollentato velocemente con acqua e aceto, speziato a piacimento con foglie di alloro, pepe e chiodi di garofano può essere conservato sott’olio per una preparazione tipica della montagna veneta, le “cartufole”. Il topinambur può essere anche utilizzato come ingrediente vegetale per la preparazione di un ottimo risotto.