Perchè piantiamo colture esotiche?
Sono molte le specie orticole tropicali già naturalizzate nei nostri climi in passato e mai veramente valorizzate dal mercato e a cui dare senso e valore in risposta al cambiamento climatico, e alla necessità di diversificazione colturale, di recupero di incolti, e in orti e frutteti biodiversi, gestiti con metodi naturali, biologici e sinergici.
Per El Tamiso e i suoi soci più audaci come la cooperativa sociale COSEP, che sviluppa progetti di agricoltura sociale e integrazione, e l’Azienda Agricola Le Saline, situata ad Agna in prossimità dei Centri Accoglienza per Migranti di Cona e Bagnoli, queste produzioni alternative rappresentano anche un’importante occasione per includere e valorizzare operatori migranti provenienti soprattutto da paesi africani che conoscono queste piante dalla nascita e che hanno molto da insegnarci a riguardo.
Un primo buon risultato: l’OKRA
Origine
Originaria del Sud est Asiatico, ormai diffusa in India, Medio Oriente, Etiopia, Africa Occidentale e Centro America, molto coltivata anche nel mediterraneo soprattutto in Nord Africa, Turchia, Balcani ed in Est Europa.
L’okra appartiene alla famiglia delle Malvacee, il nome scientifico è Abelmoschus esculenthus, mentre ha molti nomi locali: gombo, baime, bindi.