…quando la cooperazione dà i suoi frutti...
Chi pianta datteri non mangia datteri” è un antico detto arabo, basato sul fatto che le palme crescono lentamente e bisogna attendere molti anni prima di raccogliere quantità significative di datteri.
Il senso più profondo di questo detto è che piantare palme da dattero non è una scelta di profitto immediato, ma un grande atto di responsabilità verso il territorio-ambiente e verso le future generazioni, soprattutto in territori aridi e infertili. Sotto le palme da dattero si crea infatti un ambiente umido, protetto dall'irraggiamento solare e dal vento, quindi dall'iper-evaporazione, in cui vengono coltivati ortaggi e spesso alberi da frutto, soprattutto agrumi, dando vita ad un sistema agricolo-forestale a tre livelli, palme-agrumi-ortaggi, ricchissimo di biodiversità selvatica e anche animale, in aree solitamente dominate dal deserto.