L’azienda agricola Il Piccolo Ortolano nasce nel 2020 dalla visione e dalla determinazione di Marco Facchin, giovane agricoltore che ha scelto di radicare il proprio progetto ai piedi dei Colli Euganei, nel comune di Saccolongo, in provincia di Padova. Un territorio ricco di storia agricola, ma anche segnato da trasformazioni profonde, che Marco ha deciso di reinterpretare con spirito innovativo e profondo rispetto per la terra.
Dopo aver completato gli studi come tecnico agrario con una specializzazione in produzione biologica, Marco intraprende un percorso di ritorno consapevole alle proprie radici familiari, prendendo in gestione i terreni appartenuti al nonno, un tempo destinati all’allevamento di vacche da latte. Con coraggio e lungimiranza, decide di riconvertire queste superfici in terreni agricoli a coltivazione biologica.
Il terreno si presenta fin da subito ostico e impegnativo: un suolo duro, compatto, tenace, che richiede grande impegno fisico e tecnico. Tuttavia, Marco non si lascia scoraggiare e, attraverso una cura paziente e meticolosa, trova le prime soddisfazioni nella coltivazione di leguminose, zucche e cipolle, varietà che ben si adattano a queste condizioni.
Fiore all’occhiello dell’azienda è la Cornetta Veneta, una leguminosa antica, rustica e oggi quasi dimenticata, che Marco ha scelto di valorizzare e riportare in campo. Questa varietà, un tempo diffusa nell’area pedecollinare veneta, rappresenta un patrimonio agricolo e culturale da preservare, e la sua presenza nei campi de Il Piccolo Ortolano testimonia la volontà di legare il lavoro quotidiano alla memoria agricola del territorio.
Nel 2024, Marco entra a far parte della cooperativa El Tamiso, con cui condivide principi e visione.
Oggi, Il Piccolo Ortolano è molto più di un’azienda agricola: è il frutto di un progetto generazionale, che intreccia tradizione e innovazione, identità familiare e scelta professionale, in un cammino che guarda al futuro con consapevolezza e rispetto. Marco, con il suo lavoro attento e la sua visione chiara, dimostra ogni giorno come si possano costruire modelli agricoli virtuosi, capaci di generare valore economico, ambientale e culturale.