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OGM: il TAR blocca la semina di mais geneticamente modificato

02.05.14

da Ecopolis - 30 Aprile 2014 -  “Sentenza storica. L’Italia è libera da OGM. Una grande vittoria per l’agricoltura italiana”. E’ il commento di Legambiente e Greenpeace alla notizia che il TAR del Lazio ha respinto tutte le motivazioni dell’agricoltore friulano Fidenato, che insisteva nel voler seminare mais biotech. La sentenza riafferma invece il noto principio di precauzione, richiamandosi al rischio di conseguenze potenzialmente negative derivanti dalla contaminazione del mais MON 810. Questa sentenza ripristina la legalità: nessuno può coltivare OGM in Italia. Una sentenza che va nella direzione di ciò che pensano gli italiani: 98% dice no agli OGM. E’ questo l’esito del referendum simbolico organizzato ad aprile da Legambiente e Greenpeace in centinaia di città d’Italia, tra cui molte in Veneto. “I risultati di questa consultazione non ci sorprendono – dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente – poiché non è una novità che la maggioranza degli italiani sia contraria agli OGM. Il Governo Italiano s’impegni dunque nel semestre di presidenza europea, affinché l’UE adotti una nuova regolamentazione per consentire agli Stati membri di vietare coltivazioni OGM anche per motivi economico-sociali, tenendo cioè in considerazione le ragioni di tutti i cittadini che scelgono un’alimentazione sana, di qualità, nel rispetto degli equilibri naturali e sociali. Qui il volantino RISCHI E BUGIE sugli OGM. Le ragioni portate dall’agricoltore friulano puntavano a far cadere il decreto interministeriale di agosto per il quale “la coltivazione di varietà di mais MON 810, proveniente da sementi geneticamente modificate, è vietata nel territorio nazionale, almeno fino all’adozione di misure comunitarie di cui all’art. 54, comma 3, del Regolamento CE 178/2002 e comunque non oltre diciotto mesi dalla data del presente provvedimento”. Per comprendere a pieno la questione, ti invitiamo a vedere il film che ricostruisce la storia, l’attività, le aspirazioni della più grande industria chimica sementiera: lunedì 5 maggio ore 20.45 – sala Barchessina, c/o Comune di Limena – ultimo appuntamento della rassegna “cineciclo UomoAmbienteSocietà 2014” organizzato da Legambiente Limena: IL MONDO SECONDO MONSANTO – storia di una multinazionale che vi vuole molto bene – di M.M. Robin – (docufilm, FRA 2008 – 108’). l film è un eccezionale documentario-inchiesta della coraggiosa giornalista francesce Marie-Monique Robin che fa piena luce sugli OGM e svela il ruolo spregiudicato della multinazionale americana, ricostruendone l’evoluzione da industria chimica a industria sementiera (leggi la recensione su ecopolis n. 415 qui). Nel dopo film interverrà Gianni Tamino, biologo dell’Università di Padova, per approfondire e attualizzare i temi trattati nel film, anche in relazione al quadro normativo italiano.

Davide Sabbadin, responsabile agricoltura Legambiente Veneto

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07. 04. 14
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